Ritratti. La fotografia che ruba l’anima ( del fotografo) per animare il Golem. Proiezioni, circostanze, costruzioni fisionomiche , luci: una pretesa ostinata, inconfessabile e naïf, di diventare altri da sé, o forse il desiderio di generare, per immagini, un blasfemo quanto irresistibile harem nell’Eden malinconico della nostra umana solitudine.