Largo Cairoli. Di tutti i Venti in Latino, solo il Favonio soffiava ancora nella mia memoria. Li sapevo tutti, peccato; il taxi era eccezionalmente silenzioso, di che marca questa vettura? Via Cordusio, via dell’Orso. “Tanto son fallaci i sensi del corpo nostro,che spesso ingannano ancora il giudicio della mente.” E chi dice che sia una disgrazia?Ti tenevo per mano, ieri,stretta, c’era un vento secco, proprio africano, Roma dei Fori Imperiali appariva quale uno scenario barocco posticcio, ma la luce a mezzogiorno era vera e forte, da calcinare ogni ironia, e, a pensarci, anche il nostro desiderio. L’hotel con un nome di donna,poi la camera che ci parve un’innaturale stazione nella quale sostare, pur consapevoli della nostra febbre, rispetto al girovagare senza meta, pieno d’amore e di naturalezza, delle ore precedenti. Deus ex machina. Ci rivestimmo con un impercettibile ritardo, decelerando ancora. Oggi, Brera mi è parsa una meravigliosa farmacia, fuori grazie al cielo piove, ed io no, non voglio davvero amarti quanto ieri. Mi farebbe male. É così silenzioso, questo taxi.